Il surriscaldamento terrestre e gli stravolgimenti climatici che con sempre maggio frequenza stanno interessando il nostro pianeta, rischiano di compromettere per sempre gli ecosistemi e la ricchezza di biodiversità che sostengono la nostra vita.
Per cercare di ridurre le emissioni in atmosfera di f-gas (gas florurati), ritenuti tra i principali responsabili dell’aumento dell’effetto serra, a partire dal 1997, con il protocollo di Kyoto, sono state coinvolte diverse nazioni in accordi sempre più restrittivi ed efficaci.
La Comunità Europea ha dato seguito alle nuove tendenze con il regolamento num.842 del 2006 poi abrogato dal successivo regolamento num. 517 del 2014.
In Italia con i D.P.R num. 43 del 2012, poi abrogato dal D.P.R. 146 del 2018, recepiscono i regolamenti della Comunità Europea e si introduce l’obbligo di certificazione per le imprese che svolgono attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento, recupero gas, ricerca di perdite nei seguenti tipi di impianti e apparecchiature contenenti fgas:
- apparecchiature fisse di refrigerazione e condizionamento d’aria, pompe di calore fisse e celle frigorifero di autocarri e rimorchi frigorifero (Reg. (UE) n. 2015/2067)
- installazione, assistenza, manutenzione, riparazione o disattivazione di commutatori elettrici (Reg. (UE n. 2015/2066)
Certificazione
Le imprese che intendono operare in ambito F-gas, devono intraprendere un iter di certificazione con un Organismo Accreditato da ACCREDIA ai sensi della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065 e successivamente designato dal Ministero dell’Ambiente.
Certificazione delle professioni
La certificazione delle professioni attesta che una determinata persona, valutata da una terza parte indipendente, secondo regole prestabilite, possiede i requisiti necessari a operare con competenza e professionalità in un determinato settore di attività.